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Da sempre i cereali sono fonte di vita per l'uomo che ai loro miglioramenti ha dedicato studio e passione. Al tempo dei romani un ettaro di terra produceva una tonnellata di grano, lentamente, attraverso la selezione di nuove cultivar, si è arrivati a circa sei tonnellate per ettaro con immensi benefici soprattutto per i poveri contadini. Non solo: la selezione di nuove specie ha creato spighe più basse che difficilmente si abbattono con le folate di vento.
I grani italiani sono tanti: senatore, cappelli, ardito, verna, da cui viene ricavata una farina ricca in pregiati amidi e ottime proteine (glutine). Eppure una assurda e moderna dietologia tende a ridurre fortemente l'uso dei derivati del grano: pane e pasta sono visti come alimenti ingrassanti e il glutine come una proteina “pericolosa”.
Quale assurdità: i carboidrati dati dalle farine sono la nostra insostituibile benzina quotidiana; il glutine è una proteina di altissima qualità, capace non solo di nutrire ma anche di aumentare le difese immunitarie. E quindi tutti i giorni un po' di pane e pasta può solo farci bene. Soprattutto se fatti con grano italiano, purtroppo sempre meno usato a vantaggio di grani che vengono dall'estero e di cui non conosciamo la filiera.
28/05/2012
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